Laura e l’incontro con la Meditazione Profonda e Autoconoscenza (MPA)
Talvolta si sente un richiamo interno a raccogliersi in se stessi per scoprirsi e conoscersi davvero.
Quando si sente dire la parola “meditazione” qualcosa vibra dentro. Una parola che ha attraversato i secoli e viene da lontano, da altre culture, ma che ormai appartiene a tutti.
A me è successo quasi venticinque anni fa. Sono sempre stata cosciente di non essere fatta del solo corpo fisico, coglievo nelle piccole cose intorno a me dei segni evidenti di questo e soprattutto dell’esistenza di una realtà ben più profonda di quella che comunemente decifriamo coi cinque sensi.
Non era facile parlarne, era molto più agevole cercare qualche riscontro nelle letture.
Mi fu regalato un libro di Mariano Ballester,sj dal titolo “Fratello segno, sorella vita”. Finalmente qualcuno che, oltre a vederli certi segni, li considerava così importanti da scriverci un libro! Cominciai la lettura con la massima gioia ed attenzione e un pomeriggio d’estate ebbi un’esperienza che mi confermò quanto per me fosse importante seguire i segnali.
Sdraiata su un prato col libro in mano, ero immersa nella lettura del paragrafo intitolato “L’angelo del quadrifoglio” , nella parte del libro dedicata ai segni sincronici, comunemente noti come coincidenze. Una frase che mi colpì in particolar modo recitava: “Le coincidenze sono il segno più scottante che Dio ci offre sulla sua presenza nella nostra vita quotidiana“. L’autore raccontava che fra una meditazione e l’altra, durante un ritiro che ogni gesuita fa una volta l’anno, avendo l’abitudine di uscire in giardino, aveva espresso il desiderio di trovare un quadrifoglio.
Avvertii immediatamente lo stesso desiderio in me, poiché non ne avevo mai trovato ne’ visto uno in vita mia, se non in fotografia. Mentre leggevo le parole successive: “…così indirizzai i miei passi verso il modesto prato di trifoglio e dopo un’attenta osservazione scoprii il piccolo quadrifoglio..” sentii la vocina squillante e allegra della mia bambina di cinque anni che mi correva incontro dicendo: “Mamma mamma! guarda cosa ho trovato, un quadrifoglio!“. Contenta, lo consegnò delicatamente nelle mie mani e tornò a giocare poco più in là.
L’anno successivo venni a sapere, per caso e con non poca sorpresa, che il gesuita spagnolo autore di quel libro teneva corsi residenziali di meditazione per laici presso una casa di esercizi spirituali proprio a Roma, a poca distanza da casa mia. Volli partecipare, irresistibilmente attratta, e da quel momento non abbandonai più la meditazione.
Padre Mariano ha chiamato il suo metodo “MPA, Meditazione Profonda e Autoconoscenza”.
Lo aveva messo a punto negli anni Settanta ed insegnato a generazioni di seminaristi di tutte le nazionalità di cui era padre spirituale ed insegnante all’Università Gregoriana. Nel tempo, sentì di dover aprire i corsi alle persone di ogni cultura e provenienza, al di là della confessione religiosa o dell’ ateismo, poiché, come diceva lui: “l’uomo è fatto non solo di corpo e anima, ma di corpo, anima e Spirito. Lo Spirito appartiene a tutti, ad ogni uomo sul pianeta Terra.”
Ebbi così la risposta concreta al mio antico sentire di bambina : con la pratica della meditazione profonda si scopre chi davvero si E’.
Cos’è la MPA, Meditazione Profonda e Autoconoscenza
La MPA non è solo un metodo, ma una via verso il centro dell’Essere umano, una via che abbraccia diversi metodi e modi per fare il pellegrinaggio della vita.
Lo scopo della MPA è offrire all’uomo, chiunque egli sia, delle risorse per aprire la sua dimensione spirituale. Ogni essere umano ha dimensione fisica e psichica, a prescindere dalla sua religione o dal suo ateismo, e allo stesso modo possiede anche una dimensione spirituale. Per questo motivo la MPA offre esperienze indirizzate allo spirito dell’uomo universale.
Essa smuove e risveglia cose sopite e dimenticate in noi, attraverso opportuni esercizi cui si riferisce la “A” di Autoconoscenza, facilita il processo per arrivare nella zona più profonda di noi, attraverso la meditazione non concettuale.
E’ l’anello mancante all’uomo per essere al centro del tesoro e del miracolo della vita, è l’anello mancante all’uomo per approdare al gradino evolutivo superiore.
Non sappiamo chi siamo e che senso abbia vivere perché non ci conosciamo. L’uomo non sa di essere già felice.
I tre livelli percettivi e i tre livelli di coscienza
Esiste una buona metafora o parabola per intuire questa verità : l’uomo vive identificato con le sue forze fisiche, con il suo stato emotivo, con la sua attività mentale e frotte di pensieri interferenti e incontrollati. La coscienza umana è dimentica di chi veramente E’.
Questi tre elementi psichici, i cosiddetti “piccoli-io” – energie fisiche, emozioni e pensieri – sono come dei servitori cui è stata lasciata in custodia la casa – la persona umana – in assenza del Padrone di casa – il Vero Io – partito per un viaggio, lo Spirito. Se il maggiordomo – cioè la nostra coscienza – è addormentato e non è vigile sull’operato dei servitori, in casa regna il caos.
Con la pratica della MPA si percepiscono gradualmente i piccoli io, attori della nostra vita quotidiana; il maggiordomo-coscienza si sveglia, osserva e vigila sul loro operato, armonizzando così i tre livelli di percezione del corpo fisico, delle proprie emozioni e dei propri pensieri.
Dal primo livello di coscienza, addormentato e in balia dei piccoli-io, si esperisce mano a mano il secondo livello di coscienza, in cui si vive rendendosi conto di cosa si muove in noi e riuscendo a fare scelte armoniche e amorevoli verso se stessi, gli altri e il Creato, dal proprio centro cosciente, fino ad arrivare al dono della Terza coscienza, dove il nostro se’ interiore è in contatto diretto col Se’ Superiore, il Padrone di casa, lo Spirito. La meta dell’esperienza dell’Essere il vero Io Sono.
La “Discesa a Zero”
L’esercizio base della MPA è la “Discesa a Zero”, lo strumento con cui si calmano e armonizzano corpo, emozioni e pensiero. Il rilassamento classico è infatti incompleto, nel quotidiano, incompleto e di norma frainteso, scambiato con attività di distrazione o poco impegnative.
L’esercizio della discesa a Zero rilassa interamente i tre livelli di percezione di mente, emozioni e corpo con le energie fisiche, poiché ha come effetto quello di diminuire le interferenze – cioè il rumore interiore – appunto a zero, raggiungendo il triplice silenzio in cui tutto di Se’ è compreso nitidamente.
“L’albero si vede dai frutti”
Con questa famosa citazione biblica, il fondatore del metodo MPA, Mariano Ballester SJ, congedava i corsisti cui lo ha insegnato per quasi cinquant’anni. L’esperienza della ricchezza di doni personali che la MPA offre ai suoi praticanti è solo da provare. La mia missione è passare il metodo così come l’ho ricevuto, poiché mi da gioia condividere tanta bellezza.
Se senti interesse, richiamo o semplice curiosità, può ben darsi che sia la tua via.
Sarò felice di accompagnarti alla scoperta di questo prezioso metodo. Puoi contattami per maggiori informazioni a questa e-mail laurarob@live.it, oppure scrivermi un messaggio whatsapp al numero 3400578243.
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Laura Robuffo
La dr.ssa Laura Robuffo è psicologa jr.
Counselor relazionale diplomata presso la scuola Inner Team di Bologna, metodo Voice Dialogue – dialogo delle voci interiori- di Hal e Sidra Stone.
Esperta dei viaggi del mondo onirico. Ideatrice del metodo “Lettura Evolutiva dei Sogni”.
Divulgatrice del metodo MPA, Meditazione Profonda e Autoconoscenza di M. Ballester SJ.
Laura ha anche scritto: Viaggiare nel mondo onirico come comprendere il messaggio profondo del sogno