FEEL (Fast Emotional Elaboration and Liberation – Elaborazione e liberazione emozionale rapida)

La tecnica del FEEL consente di risolvere velocemente conflitti emozionali bloccati, (ansia, panico, senso di pesantezza, sensazione di blocco, fobie, paure conscie e inconscie) che molto spesso limitano la qualità della vita dell’individuo per anni.

Questa tecnica, insegnatami dal dr. Nader Butto, medico cardio-chirugo isdraeliano, è la possibilità di intervenire velocemente su uno stato di “malessere bloccante” che costringe la persona a vivere una sensazione o situazione di fobia, paura, disagio.

Amo molto questa tecnica perchè permette di risolvere e/o milgiorare moltissimo quegli stati veramente difficili da vivere. Sopratutto in questi anni post covid, in cui i casi di attacchi di ansia, panico e paure sono aumentati, la tecnica del FEEL aiuta e supporta moltissime anime in evoluzione.

Sperimento giornalmente questo metodo con sorprendenti risultati sopratutto su bambini e giovani adolescenti che hanno difficoltà a parlare, ad esprimere il loro malessere o la loro paura. Sono chiusi, impauriti, diffidenti. Piangono, ma non si esprimono. Grazie al FEEL, che usa il linguaggio dei colori, delle forme e delle sensazioni, riusciamo a creare un’ “immaginazione giocosa e colorata” con la quale il bambino/adolescente si sente libero di esprimersi e di “creare immagini”.

L’immaginazione è il linguaggio dell’anima, quindi il lavoro che si fa è diretto a sradicare e rielaborare tutte quelle informazioni bloccanti e traumatiche e a crearne delle nuove. Queste nuove informazioni vengono memorizzate nel campo informazionale dell’anima e la persona si sente immediatamente allegerita, fluida. Ha una sensazione di benessere immediato e una sensazione di calore inizia a pervadere il corpo. Il calore è il segnale che l’energia, che prima era bloccata, inizia a fluire nuovamente lungo la rete dei Meridiani e dei Chakra, con conseguente miglioramento dello stato fisico-emozionale-psichico-energetico.


FEEL: Elaborazione e liberazione emozionale rapida – metodo del dr. Nader Butto

Cos’è la fobia

Il DSM V (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder) definisce la fobia come una “paura o ansia marcata verso un oggetto o verso situazioni specifiche”.

Lo sviluppo di una fobia specifica e il momento in cui si manifesta, può essere influenzato da una varietà di fattori: il contesto familiare, la predisposizione genetica, le variazioni negli aspetti socio-culturali e lo stress.

L’espressione della fobia, nel momento in cui ci si imbatte nella causa scatenante, si mostrerà con segnali molto evidenti: timore, disagio e, in talune situazioni, attacchi di panico.

E’ molto probabile che le fobie specifiche che s’instaurano durante il periodo adolescenziale (molto frequenti), persistano anche all’inizio dell’età adulta. Se queste non sono trattate, tenderanno alla cronicizzazione.

Una fobia specifica scatena molto stress e ostacola in modo significativo l’individuo che ne è colpito. Quindi, la diagnosi e il trattamento precoce anche di forme lievi di fobie specifiche è fondamentale per prevenire l’instaurarsi di casi conclamati di malattia e/o ulteriori complicazioni psicologiche e fisiche.


FEEL: Elaborazione e liberazione emozionale rapida – metodo del dr. Nader Butto

Come la fobia si ripercuote sulla persona 

Abbiamo compreso che la fobia ha origine da un evento traumatico vissuto durante la vita dell’individuo a causa di situazioni stressanti o scioccanti non elaborate e quindi rimaste memorizzate nell’inconscio.

La persona che soffra di una fobia specifica quindi, prova una paura evidente, persistente e sproporzionata non solo quando lo stimolo fobico è presente, ma anche quando si aspetta di affrontare l’oggetto o la situazione specifica, sebbene questa non sia di per sé pericolosa.

In questi casi il soggetto colpito tende a evitare attivamente ogni contatto diretto con tali oggetti o circostanze e, nei casi più gravi, manifestando disagio qualora ne parlasse o li immaginasse.

Quando si vive la situazione stressogena, questa può rimanere bloccata nel sistema informativo associato all’immagine originaria, includendo i suoni, i pensieri, i sentimenti e le sensazioni corporee. A causa di questo stato, la persona si sente emotivamente bloccata e l’apprendimento è ostacolato.

Il sistema informativo associato è la rete di memoria che coinvolge una parte precisa del corpo coinvolta in quella particolare esperienza. L’evento è caratterizzato dalla produzione di un’attività elettromagnetica molto specifica originata da quella determinata esperienza; è così che si andrà ad attivare una particolare parte del cervello, un organo specifico o un’area del corpo fisico, collegata alla rete energetica riconosciuta dalla Medicina Tradizionale cinese nei Meridiani.

La rete di memoria tra la psiche, cervello, corpo ed energia del campo elettromagnetico è nota come un cortocircuito psico-neuro-somatoenergetico.

Gli stimoli condizionanti legati al cortocircuito sono i pensieri, le immagini, le emozioni e le sensazioni collegati al trauma.

Le esperienze ripetute attraverso incubi e flashback (o addirittura stimoli innocui presenti al momento del trauma), rinforzano le reazioni somatiche e creano una sorta di corazza psichica, modalità con la quale il trauma viene memorizzato permanentemente.

A causa della possibile continua sollecitazione della rete di memoria del cortocircuito psico-neuro-somatoenergetico, l’individuo finisce per sentirsi emotivamente bloccato e impossibilitato a proseguire il cammino di apprendimento. I meccanismi di difesa agiscono creando distorsioni del trauma (fino a renderlo accettabile) o blocchi inconsci, così che la vera causa del terrore traumatico sarà registrata nella memoria implicita e potrà essere liberata da uno stimolo condizionato, a sua volta legato a una precedente situazione di pericolo e trasformato nell’oggetto della fobia.

Ogni evento traumatico però,  non dev’essere visto come una punizione del divino o della vita, non dev’essere pensato come sfortuna, malasorte ecc. L’evento traumatico rappresenta un processo di apprendimento.

Per completare il processo di apprendimento sarà necessario passare attraverso quattro fasi, che sono simili al processo digestivo.

Le quattro fasi sono: digestioneassorbimento, metabolizzazione e assimilazione.

  1. Riconoscere, ricordare, rivivere, digerire l’evento
  2. Accogliere, integrare, accettare, assorbire l’evento
  3. Comprendere, metabolizzare il messaggio profondo che l’evento ha voluto insegnarmi
  4. Far pace con l’evento, assimilare l’insegnamento ricevuto, aprirsi ad una sensazione di pace e fiducia nella vita. 

Lo scopo del metodo terapeutico FEEL consiste nell’aprire questo cortocircuito, favorendo il completamento del processo di apprendimento concernente il trauma passato.


FEEL: Elaborazione e liberazione emozionale rapida – metodo del dr. Nader Butto

Come si svolge il FEEL

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La tecnica del FEEL si svolge sia in presenza sia a distanza.

Da qualche tempo sperimento il FEEL anche in modalità online e, nonostante la mia iniziale titubanza, sorprendenti benefici avvengono comunque e in poco tempo.

Sono veramente entusiasta  del metodo di Medicina Integrativa Unificante che il dr. Nader Butto mi ha trasmesso in tutti questi anni. Sono sopratutto felicissima di essere un canale d’aiuto e di supporto per le persone che sentono risonanza con queste innovative modalità di elaborazione del malessere.

Un altro trattamento che consiglio vivamente di conoscere, approfondire e sperimentare è il LEE- LAVAGGIO ENERGETICO EMOZIONALE. 

 

VIDEO del FEEL 

 

Con Amore e gratituidne

Federica


FEEL: Elaborazione e liberazione emozionale rapida – metodo del dr. Nader Butto

VIDEO di approfondimento 

 


 

Bibliografia e Sitografia: 

Il Settimo Senso. Un nuovo e rivoluzionario approccio terapeutico. Nader Butto

Medicina Universale e il Settimo senso. Nader Butto

Il Codice Umano. Le tipologie costituzionali. Nader Butto

Lavaggio Energetico Emozionale (LEE). Liberazione del corpo – Elaborazione della psiche – Evoluzione dell’anima. Nader Butto

Parlare al Cancro. La Ricerca del dialogo per riprogrammare le cellule. Nader ButtoPier Mario BiavaFranco Canestrari.

Testimonianze di persone che hanno sperimentato le terapie della Medicina Integrativa Unificante 

Nader Butto: La Medicina Del Futuro