La vitalità è l’energia che vitalizza il corpo. Questa forza vitale è energia elettromagnetica che dà vita e vitalità al corpo fisico.

Abbiamo a disposizione uno strumento molto semplice che ci permette di misurare la vitalità: il termometro.

Avere una temperatura corporea di 37 gradi C equivale ad avere vitalità.

Cenni storici

La Vitalità è da sempre oggetto di studi. In tempi molto antichi era ritenuta fondamentale per mantenere un buono stato di salute. Nascevano infatti diverse correnti o movimenti che ne evidenziavano l’importanza:
il Vitalismo, corrente di pensiero  di metà 700, che esalta la vita intesa principalmente come forza vitale energetica, spirituale e biologico materiale
l’Igienismo, una pratica di salute rivoluzionaria nata dalla mente di Ippocrate e sviluppata poi negli USA nell’800. Gli igenisti chiamavano la Vitalità con l’espressione “febbre interna costruttiva”. Questa febbre è generata dal buon funzionamento dei nostri organi interni: la circolazione sanguigna, il sistema nervoso, gli organi emuntori, il sistema immunitario.

C’è da dire che negli ultimi anni, da quando l’uomo si è allontanato dalla natura, dal cibo sano e quindi dai suoi ritmi naturali e biologici, questa temperatura si è abbassata. Di solito varia dai 34 ai 36 gradi C e non è più distribuita in tutto l’organismo, ma si concentra soprattutto nella zona gastro-intestinale.

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Se ci fai caso, quando stai bene, ti senti caldo, vivo, frizzante! Questa è la “febbre” che cura.

A livello chimico questa vitalità viene misurata in base agli elettroni presenti nella cellula. Questi elettroni derivano da una componente chimica che si chiama ATP (adenosina trifosfato). Quando l’ATP si converte in ADP (adenosina difosfato) rilascia elettroni che sono necessari per il meccanismo metabolico, per far funzionare gli enzimi e, in realtà, per far funzionare ogni cosa.

Quando le cellule sono forti e ricche di energia hanno al loro interno una carica elettrica negativa, e al loro esterno una carica elettrica positiva. Adesso facciamo un esempio per comprendere cosa succede alle nostre cellule quando vengono attaccate da un agente patogeno (virus). 

Il virus ha una carica elettrica positiva. Quando si avvicina ad una cellula sana avente una carica esterna positiva, fra di loro avviene una repulsione. Entrambi si respingono e il virus non può connettersi a nessun recettore ed entrare nella cellula attraverso il processo di endocitosi. 

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Processo di endocitosi

Il primo meccanismo di difesa è dunque l’energia presente nella cellula sotto forma di elettroni che attira tante cariche positive attorno a se stessa. Quindi se voglio fare prevenzione evitando di essere attaccato da virus, batteri, se voglio conservare uno stato di salute ottimale, la prima cosa da fare è lavorare sulla vitalità.

La fonte dell’energia di queste cellule sono gli elettroni prodotti dal meccanismo metabolico che deriva soprattutto dal cibo antiossidante (un cibo pieno di elettroni) che sono gli stessi a dare la carica elettrica alla cellula proteggendola. 

La salute secondo l’OMS, è definita come completo benessere fisico, psichico e sociale e non solo assenza di malattia, quindi le persone che non godono di un buono stato di vitalità non godono di buona salute.

Il benessere è uno stato d’animo nel quale la persona si sente in grado di realizzare i suoi progetti nella vita con un senso di amore, felicità e libertà. Più siamo consapevoli del nostro cammino più siamo in grado di realizzare i nostri sogni, aspirazioni, progetti con un senso di felicità. Non significa che ho già ottenuto quello che voglio, ma significa che sto andando nella direzione giusta. Quindi una persona felice è una persona che sta realizzando il suo progetto della vita e sente di crescere ed evolvere da un giorno all’altro ma soprattutto sta agendo col principio dell’amore.

Dott. Nader Butto

Vedi anche:
Dott. Nader Butto video 1
Dott. Nader Butto video 2

Percepire e Sentire la vitalità

Qualunque sia l’apparenza del vostro corpo, al di là della forma esterna vi è un intenso campo energetico di vitalità. Se non avete familiarità con la consapevolezza del corpo interiore, chiudete gli occhi per un momento e cercate di sentire se vi è vita dentro le vostre mani. Non chiedetelo alla vostra mente perché vi direbbe: “Non sento niente”. O anche: dammi qualcosa di più interessante da pensare”. Allora invece di chiedere alla mente, rivolgete l’attenzione direttamente alle mani. Con questo voglio dirvi di diventare consapevoli della sottile sensazione di vitalità che vi è in esse. E’ li. Dovete solamente focalizzare lì la vostra attenzione per accorgervene. Potreste provare dapprima una leggera sensazione di vibrazione e quindi una sensazione di energia o di vitalità. Se mantenete per un pò la vostra attenzione sulle mani, il senso di vitalità si intensificherà. Alcuni non devono neppure chiudere gli occhi per sentirlo. Sono in grado di percepire le loro “mani interiori” anche mentre stanno leggendo queste parole. Poi rivolgete l’attenzione ai piedi e mantenetela li per qualche minuto, e cominciate a percepire mani e piedi contemporaneamente. Includere nella vostra attenzione anche altre parti del corpo, gambe, braccia, addome, petto e così via, fino a che non sarete consapevoli dell’intero corpo come unico campo di vitalità. 

Il “corpo interiore” non è più il corpo, ma energia vitale, il ponte tra la forma e la non-forma. Prendete l’abitudine di sentire il corpo interiore più spesso che potete.

-Estratto dal libro: Un nuovo mondo di E.Tolle-

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