La fama dell’uva come rimedio naturale è antichissima: la consigliavano i medici greco-romani come Plinio, Celso, Dioscoride. A quel tempo molti problemi di salute venivano curati con questo prezioso frutto di mezza stagione.
Era considerata un rimedio altamente disintossicante con una composizione chimica molto simile a quella del latte materno.
I secoli passano e questo meraviglioso medicamento naturale arriva anche a noi.
La cura dell’uva arriva anche alle scuole di medicina.
Nel 1933 il professor Marcel Labbé dell’accademia di medicina francese invitava tutti a sottoporsi all’ampeloterapia:
“L’Accademia può raccomandarla -disse- perchè rappresenta una cura molto efficace per tutte le malattie e in generale, per tutti gli stati patologici raggruppati sotto il nome di artrite”.
In seguito tante altre scuole di Medicina adottarono il metodo, sopratutto in Francia e in Germania dov’è molto diffusa ancora oggi.
Anche nelle Accademie di Medicina Naturopatica viene citata spesso la terapia con l’uva, che trova grande spazio come cura detossinate e rivitalizzante di mezza stagione (fine estate e autunno).
Ma perchè consumare uva per alcuni giorni risulta cosi benefico?
punto 1
La Purificazione dell’organismo.
Da Naturopata non posso che accogliere con fervore le pratiche di depurazione e di quello che io chiamo nel mio Metodo di Nutrizione Vitale®, semi-digiuno terapeutico. L’ esperienza su me stessa prima, e su altre persone poi, mi ha portato a credere e a verificare tutti i profondi benefici di rigenerazione dell’organismo con un:
- miglioramento esponenziale di disturbi cronici e infiammatori: quali stitichezza, colon irritabile, aerofagia, difficoltà digestive, problemi alla pelle, emicranie…
- aumento dello stato di vitalità, intesa come energia
- perdita di peso in modo naturale
- abbassamento del colesterolo
- miglioramento del diabete mellito
- miglioramento dei disagi emozionali (ansia, tensione, nervosismo, rabbia, terrore, paura…)
- tanti altri benefici…
E’ importante introdurre la pratica di depurazione almeno due volte l’anno per le persone sane, e dalle otto alle dieci volte l’anno per gli individui che presentano diverse patologie.
punto 2
L’uva è uno dei rimedi più alcalinizzanti e antiossidanti.
Contine vitamine del gruppo B, C, A e sali minerali. I suoi componenti sono simili al latte materno, (senza proteine), per questo il succo ricavato dall’uva viene chiamato “latte vegetale”. Sono presenti Flavonoidi, sopratutto nella buccia, e in particolare nell’uva rossa e nera: l’azione di questi composti e del resveratrolo si traduce in un effetto antiossidante e antiinfiammatorio. Ovviamente sono presenti zuccheri semplici, ma questo non va ad interferire sull’aumento della glicemia.
punto 3
L’aumento della carica energetica.
L’aumento della vitalità o della forza vitale o dell’energia è uno dei primi segnali che emergono dopo alcuni giorni di cura. Si consiglia infatti di aumentare il consumo di uva nei periodi che richiedo molto dispendio energetico, se ci si sente spesso stanchi e senza forza.
E’ sempre consigliato assumere l’uva nel periodo in cui è di stagione che va da agosto ad ottobre.
punto 4
Fuidifica il sangue e aiuta nei disturbi del sonno
Il succo d’uva fluidifica il sangue, contribuendo a prevenire infarti e ictus.
E come ricorda il Naturopata Aldo Vaccaro, contiene melatonina, proprio la sostanza che si usa per i disturbi del sonno e jet-lag. Regola quindi i ritmi circadiani e si rivela utile per adattarsi ai nuovi ritmi di vita, determinati dal ritorno al lavoro dopo le vacanze e dal progressivo ridursi delle ore di luce.
La nostra Madre Terra è perfetta e puntale con i suoi rimedi potenti! Non ci fa mancare proprio nulla!!!
MODALITA’ DI ESECUZIONE:
Quando iniziare?
Si può iniziare da fine agosto fino alle prime settimane di ottobre.
Per quanto tempo?
Da 1 giorno a 5 giorni per i più esperti nelle pratiche di semi-digiuno e detossinazione.
Quanta uva?
Si mangia solo uva per tutto il periodo della cura: da 1 a 3,5 chilogrammi al giorno a colazione, pranzo e cena.
Uva di che tipo?
Va bene sia quella bianca che quella nera. Quella nera è più ricca di flavonoidi. Variare è sempre il segreto!
Devo mangiare anche buccia e semini?
Si, la buccia contiene importanti principi nutrizionali, cosi come i semini. Bisogna però masticarli bene. Possiamo bere anche solo il succo, senza buccia e semini, oppure frullare tutto. Devono fare attenzione le persone di soffrono di diverticolite, in questo caso meglio preferire l’uva sotto forma di succo o di frullato, oppure può essere utile togliere i semini e la buccia.
Non devo mangiare null’altro?
Andrebbe fatta la cura di sola uva. Se però si vuole iniziare gradualmente, si può sperimentare anche una sola giornata a base di uva o succo d’uva + verdure crude accompagnate da semi oleosi come mandorle, noci, semi di girasole, ecc…
Quando è meglio evitare la cura?
Durante la gravidanza e l’allattamento. Se si fanno delle cura farmacologiche anticoagulanti ( l’uva stessa è anticoagulante e potrebbe sballare i parametri della coagulazione).
Lavare l’uva accuratamente
lavarla sotto abbondante acqua corrente. I Naturopati Jean-Marie e Natalie Delecroix consigliano di immergere i grappoli in acqua e succo di limone per dissolvere i nitrati eventualmente presenti sulla buccia.
Prima e dopo la cura
Come tutte le cure detossinanti, anche la cura dell’uva richiede un approccio graduale. Qualche giorno prima si potrebbero mangiare pasti leggeri a base di frutta e verdure crude e cotte, poi aggiungere dei frullati e dei succhi.
Il nostro apparato digerente ha bisogno di un pò di tempo per adattarsi.
Alla fine del trattamento iniziamo a introdurre nuovamente frullati, succhi di verdure, verdure e frutta a pezzi e via via cerali integrali come il riso, il miglio con verdure cotte.
IMPORTANTE: durante la cura potrebbero sorgere dei problemi di stitichezza che sono legati al consumo della buccia dell’uva. Per questo è meglio variare con uva a pezzi, o frullata o centrifugata.
Le cure naturali sono molto potenti e per questo bisognerebbe essere sempre ben informati e/o seguiti da un professionista del settore.
“Naturale infatti non vuol dire che non si possano avere delle controindicazioni”. Affinché tutto si svolga per il meglio, ogni percorso dovrebbe intrapreso con consapevolezza, conoscenza, tanto studio e con l’aiuto di un esperto. Mi raccomando!
Qui puoi richiedere informazioni e una consulenza personalizzata
Buona purificazione a base di uva 🙂
Federica ♥