Che reazioni avresti se una mattina, dopo esserti alzato, lavato e vestito con cura entrassi in cucina e un secchio d’olio ti si rovesciasse addosso impregnandoti gli abiti, la faccia e i capelli? Dovresti mollare tutto, ricominciare da capo, rifare la doccia e cambiarti completamente e solo allora saresti pronto per affrontare la giornata.

Poi vai a lavoro e all’ora di pranzo ti versano addosso un’altra secchiata d’olio. Dovresti rientrare a casa ripulirti completamente, ricominciando da capo per la terza volta.

Ma supponiamo che la sera, proprio mentre ti stai preparando per una bella cenetta, vieni investito da un’altra secchiata d’olio. Tutto unto, dovresti interrompere ciò che stavi facendo e ritornare in doccia per toglierti i vestiti inzuppati e lavare via tutto. Sarebbe una giornata da incubo. Passeresti più della metà del tempo a lavarti e arrivato il momento di coricarti saresti sfinito, stressatissimo e intrattabile.

Questo è ciò che succede al nostro fegato quando ogni pasto è troppo ricco di grassi, sopratutto quelli poco sani.

Il bombardamento di una dieta ricca di grassi toglie al fegato tempo ed energie per svolgere gli altri compiti, perchè è sempre costretto a fare le pulizie. 

I grassi provenienti da fonti sane, come avocado, frutta a guscio, semi, olive, polpa e latte di cocco, alcune varietà di pesce, selvaggina non di allevamento e latticini crudi sono i migliori che dovremmo introdurre nella nostra alimentazione :-), ma senza esagerare. Si stima infatti che la percentale corretta di grassi sani da introdurre giornalmente nella nostra alimentazione, equivale al 15 per cento. 

 Federica