Il clistere è una pratica naturale poco conosciuta e poco usata.
Oggi scrivo per farvi conoscere gli innumerevoli benefici che, questa pratica, può portare alla nostra vita.
Quando parlo alle persone del clistere la prima reazione sono occhi sgranati e un balzo all’indietro.
“No, non farò mai il clistere” mi viene detto. Beh peccato! Non approfitti di una pratica eccellente, semplice, benefica e vitale, che può aiutarti a liberare l’intestino da scorie, muchi, colle, cristallizzazioni, feci indurite, muffe, gas intestinali che vivono indisturbati nel tuo intestino.
Ma cos’è un clistere?
E’ una procedura con cui si immettono soluzioni liquide, in genere medicamentose, nel retto e nel colon, mediante un tubicino introdotto nell’ano. La soluzione liquida o il decotto si prepara con acqua, erbe medicamentose, olii, semi, oppure anche col caffè.
In altri articoli scrivo del clistere di caffè, di camomilla, di boldo, oggi invece vi scrivo del clistere di camomilla, ruta e alloro.
Essendo appassionate e studiosa di erbe e piante medicinali, ho scoperto e sperimentato che la sinergia di camomilla, ruta e alloro sono un toccasana per liberare l’intestino da meteorismo, coliche, costipazione ma non solo, sono perfette per liberarlo anche da parassiti intestinali come gli ossiuri ed energetici: entità, pensieri ossessive, energie del basso. Nelle medicine popolari queste piante curative erano conosciute per lo loro proprietà magiche e purificatrici.
ALLORO per esempio, era usato per scacciare via gli spiriti maligni e rompere gli incantesimi. Era solito appendere l’alloro vicino alle porte delle case oppure dormire con qualche foglia sotto il cuscino per proteggersi dalle energie negative. Le foglie di alloro hanno potenti proprietà anti-reumatiche, antisettiche, diuretiche, sedative, antiossidanti, migliorano l’umore, umore, possono trattare l’isteria, la nevrastenia e l’influenza dello stomaco.
RUTA invece, si impiegava per svariati scopi. In Salento era conosciuta con la frase: “la ruta che ogni male stuta”(la ruta ogni male spegne). Le sue foglie erano utilizzate per ottenere azioni antispasmodiche, antisteriche, antinervosa. Si utilizzava inoltre per eliminare i vermi intestinali. Utilissima anche per alleviare i dolori reumatici per ripulire la pelle da ulcerazioni, come disinfettante per facilitare la digestione e il flusso mestruale. Ad alte dosi era utilizzata a scopi abortivi o anche veleniferi. Per la forma a croce a fiore aperto, si credeva che avesse la capacità di tenere lontano demoni, streghe e il malocchio. Questa credenza ha radici antichissime, difatti già Aristotele ne racconta mandava l’uso contro gli spiriti e contro gli incantesimi.
CAMOMILLA Gli antichi Greci la consideravano una panacea; pare che la sua fragranza, simile al profumo delle mele mature, abbia assegnato il nome alla camomilla, infatti nell’etimologia “khamaìmelon” significa mela di terra o piccola mela, da qui successivamente il latino “chamomilla”. Nel Medioevo veniva coltivata non solo come medicinale, ma anche per difendere l’orto da eventuali malattie, per rinvigorire le piante deperite o per aumentate la freschezza dei fiori recisi. Una consuetudine in quei tempi oscuri, funestati da malattie infettive, era quella di cospargere quest’erba sul pavimento o di bruciarla lentamente sulla brace del camino come l’incenso, questo sarebbe servito per allontanare le infezioni della tubercolosi o della peste, inoltre si appendevano ciuffi di camomilla sulle culle dei neonati per conservarli da possibili malattie epidemiche e difenderli dalle forze malvagie. Oggi è molto conosciuta ed usata scorrettamente. Di solito viene impiegata per calmare gli stati ansiosi o nervosi, per dormire meglio, per lenire i dolori mestruali, però, è doveroso sottolineare che quest’erba ha qualità analgesiche, antinfiammatorie, battericide, cicatrizzanti, digestive e vermifughe.
COME FARE IL CLISTERE:
2L di acqua
4-5 foglie di alloro
1 cucchiaio di ruta
5 cucchiai di camomilla
PROCEDURA
- In una pentola mettere a bollire insieme all’acqua fredda le erbe. Portare a ebollizione, abbassare la fiamma e far bollire per 10 minuti. Spegnere il fuoco e lasciar riposare per almeno un’ora. Filtrare e continuare la pratica.
- E’ consigliabile riscaldare l’infuso ad una temperatura di 38°- 39° C prima di eseguire la pratica del clistere. Potete anche preparare il decotto qualche ora prima e poi utilizzarlo a momento opportuno, sempre riscaldandolo.
- Fare un po’ di attività fisica e svuotare l’intestino in maniera naturale prima di eseguire il clistere
- Filtrare il liquido ottenuto con una calza o con un colino, mettere il decotto dentro il contenitore per enteroclisma e appenderlo ad una certa altezza dal corpo, in maniera tale che il liquido fluisca nel colon per forza di gravità.
- Introdurre il tubo del clistere con il rubinetto di plastica chiuso, inclinare il busto in avanti e aprire il rubinetto e lasciare entrare il liquido dolcemente attraverso il retto senza pressione ma solo tramite la forza di gravità. Nel caso in cui si provochi un’eccessiva stimolazione a defecare, si chiuda il rubinetto, si fa qualche respirazione profonda per un minuto, fino alla completa discesa del liquido nell’intestino.
- Sdraiarsi quindi per terra su un asciugamano, tenendo inizialmente le gambe in alto e poi coricarsi sul lato destro in posizione fetale e mantenere il liquido per almeno 15 minuti. Sarà importante trovare la propria posizione comoda per trattenere il caffè.
- Se si avvertono forti stimoli anche al minimo movimento è consigliato rimanere col busto piegato in avanti ed esercitare delle forti contrazioni di chiusura del perineo ad ogni forte stimolo accompagnandole a profonde inspirazione ed espirazioni, sempre cercando di mantenere il liquido all’interno per almeno 15 minuti.
- Svuotare nel water e prolungare la seduta per almeno 20 minuti.
- Durante la procedura può aiutare molto ricreare un ambiente caldo, con essenze di lavanda e della musica rilassante.
- Dopo aver completato la procedura del clistere è importante bere un estratto di verdure e praticare attività fisica anaerobica durante la stessa giornata.
INDICAZIONI:
Il clistere di ruta, alloro e camomilla è un ottimo rimedio per moltissimi disturbi intestinali quali:
Meteorismo, aerofagia, stitichezza, diarrea, vermi intestinali, colon irritabile, tensione addominale, nervosismo con spasmi, senso di bruciore all’addome e al retto, emorroidi, diverticolite, alitosi. Inoltre è un valido aiuto per staccare tutti i rifiuti e le tossine accumulati sulle pareti del colon e alleggerisce la mente e le emozioni donando uno stato d’animo più rilassato e gioioso. Quando eliminiamo le tossine dal nostro organismo anche la nostra parte emozionale e la mente ne traggono un profondo beneficio. Col clistere questo si può notare immediatamente subito dopo il trattamento.
Strumento per fare il Clistere:
Attenzione:
Meglio non praticare il clistere alle erbe medicamentose durante la gravidanza e l’allattamento.
Sono Nadia, trovi interessante i suoi articoli, la ruta si trova in erboristeria? La temperatura dell’acqua , quando faccio il clistere devo misurarla con un termometro? Grazie
Ciao Nadia:-). Felice che i miei articoli possano essere interessanti per te. Si, la ruta si può acquistare in erboristeria oppure online. Si, avere il termometro sarebbe perfetto, ma in assenza ti svelo un trucchetto facilissimo: il liquido deve essere abbastanza caldo ma non bollente. Puoi testare con un dito della tua mano. Immergilo per qualche secondo e se non scotta va bene. 🙂
Buonasera, sembra tutto così complessa la preparazione, non ho mai fatto un clistere in vita mia , ma a causa di forte stress ed eventi traumatici sento che il corpo mi sta abbandonando, con dolore e gonfiore addominale, irritazione e candida continua. È possibile iniziare con un litro e quindi dimezzare le dosi delle erbe ? Ma in pratica poi come avviene l inserimento nell ano? Sembra impegnativa come procedura! Non sarebbe meglio iniziare con una semplice peretta e spruzzare? La ringrazio per i suoi interessantissimi consigli e per la sua cortese risposta.
Ciao Valeria,
ti spiego tutto.
Se sembra molto difficile puoi usare solo la camomilla. Poi filtri il decotto e lo lasci intiepidire ad una temperatura di 38-39 gradiC(dev’essere abbastanza caldo, perchè così si facilita la distensione addominale). Va bene anche farne un litro per la prima volta. L’enteroclisma da viaggio è lo strumento che ti permetterà di introdurre il liquido nell’intestino. Si compra in farmacia e costa circa dieci euro. Si igenizza dopo l’uso e si riutilizza. La peretta purtroppo è molto piccola, e la quantità di liquido che può contenere all’interno è veramente irrisoria per il lavaggio dell’intestino crasso…sono comunque, due cose differenti. Spero di aver risposto alle tue domande. Grazie a te 🙂
Grazie mille Dottoressa per la cortese risposta. seguirò i suoi preziosi consigli.
Buonasera dottoressa ,io faccio il clistere da anni da quando ero piccolo …mi e stato consigliato di fare bollire l’acqua e mettere 4 filtri di camomilla biologica e 2 cucchiai di sale marino integrale grosso in 2 litri di Aqua. E giusto il consiglio? Poi io lo faccio molto lentamente ci metto quasi 1 ora a svuotare la sacca….ci sono controindicazioni?
Ciao Matteo,
non conosco questa ricetta per questo non posso esprimermi. Per sapere se ti fa bene è importante osservare come ti senti dopo aver eseguito la pratica. Se ti dona vitalità, benessere, serenità allora è la ricetta e la pratica giusta per te, altrimenti puoi sperimentare altro.
Quante volte si deve fare questo clistere per eliminare i parassiti? Si può fare ogni giorno?
Grazie per l’articolo, e per le informazioni molto utili!
Ciao Carla,
per i “parassiti” non bisogna fare il clistere ma curare l’alimentazione, il pensiero e lo stato emozionale: in un solo termine disintossicare. Se sei curiosa di sperimentare, in questa pagina troverai quello che ti serve per la purificazione di corpo e mente –> https://www.dottoressanatura.it/corsi-e-percorsi/. Il clistere potrebbe aiutare ma fatto una tantum per aiutare e sostenere l’attività di pulizia.
Buonasera Dott.ssa
Articolo molto interessante che condivido anche perchè è l’unico mezzo che uso in caso di stitichezza, considerando che ne soffro fin da ragazzino.
Dalle perette fatte da mia madre agli enteroclismi che mi faccio fare da una amica infermiera, ho sempre trovato un grande beneficio, infatti dopo mi sento leggero e sto veramente bene.
Quindi le faccio i complimenti per l’articolo, purtroppo questo è considerato un argomento tabù , specialmente dalle nuove generazioni, io ho una certa età e sono cresciuto nel periodo in cui il clistere era la panacea per tutti i mali, anni 50/60 , e tutt’ora ci credo.
grazie Dottoressa
Ciao Giuliano,
Grazie per la tua condivisione. È vero il clistere è di grandissimo aiuto, una pratica molto semplice efficace ed economica… anche se siamo “in pochi” a conoscere questa pratica dobbiamo divulgarla affinché possa essere conosciuta e adoperata ancora.
Un Abbraccio