Oggi ho incontrato Anna, un caffè veloce e quattro chiacchiere:
“Ciao Anna come stai?” -le dico-
Noto il suo viso pallido, la pelle spenta, l’acne che le invade il volto.
“Bene” –risponde con un immancabile sorriso luminoso-
Anna è una ragazza di 24 anni. Ha scoperto di essere celiaca all’età di 8 anni. Mi confessa di non stare bene nonostante faccia continuamente attenzione alle cure e al cibo. Mi chiede perché nonostante la sua dieta priva di glutine, lei continui ad avere problematiche di vario tipo: dolori, acne, gonfiori, afte…
“Non ce la faccio più” -mi confida spontaneamente- “vorrei star bene, non so più cosa fare!”
Tante persone vivono il disagio della Celiachia, in Italia si stima colpisca all’incirca 400/600.000 Italiani, cioè una persona ogni 100/150 abitanti. Tutti seguono correttamente una dieta priva di glutine, ma il loro benessere personale è veramente limitato.
Cos’è la celiachia?
È un’intolleranza permanente al glutine, un complesso di sostanze azotate che si forma durante l’impasto, con acqua, della farina di alcuni cereali, come avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale.
L’unico esame che attesta la presenza o meno di celiachia, è la Biopsia Duodenale. Viene inserito attraverso la cavità orale, un tubicino dotato di una telecamera e micro-strumenti chirurgici utili a recedere piccoli campioni della mucosa intestinale, successivamente osservati in laboratorio.
La mucosa intestinale di una persona con celiachia ha subito dei cambiamenti nel tempo. I villi intestinali, che si presentano turgidi e corposi in una mucosa intestinale normale, sono totalmente consumati in quella di un celiaco. Per questo motivo non avviene più l’assimilazione dei nutrienti e delle sostanze che ci fanno stare bene.
Per ripristinare il nostro stato di salute abbiamo bisogno di “far ricrescere i nostri villi”: DOBBIAMO QUINDI PORRE L’ATTENZIONE ALLA CURA DEL NOSTRO INTESTINO che inizia a tavola!!!
Quali alimenti sono vietati?
- Frumento, segale, orzo, farro, kamut, avena, triticale, spelta: tutto ciò in farina, grani o fiocchi
- Pane, pancarrè, toast, pane integrale, focaccia, pizza, piadina, grissini, cracker, pangrattato
- Biscotti, torte, pasticcini, brioches, merendine, fette biscottate
- Pasta (fatta eccezione per quella di mais e di riso), tortellini, ravioli, gnocchi di patate e di semolino o alla romana
- Malto (e fiocchi o pop corn cui è stato aggiunto)
- Salsa di soia
- Cibi infarinati e impanati
- Frutta secca infarinata
- Surrogati del caffè contenenti orzo, ecc…
- Birra, whisky, vodka, gin e alcolici come amari, infusi ecc. (che contengono alcol di origine incognita
Cosa possiamo fare di più?
Il discorso è molto più ampio del semplice “mangiare senza glutine”. Ci sono diversi approcci naturali, rimedi, metodi e programmi alimentari da seguire, potremmo porre la nostra attenzione sul:
- ristabilire il ph alcalino del corpo
- nutrire la nostra flora batterica intestinale
- mangiare del cibo semplice, poco trasformato, non industriale
- preferire i cereali in chicchi, non solo farine
- introdurre prodotti fitoterapici adatti all’individuo
- aumentare la respirazione
- praticare digiuni o semi digiuni terapeutici
- accrescere la vitalità
- sbloccare e guarire da traumi o da conflitti interiori
- costruire un personale programma alimentare
- …..
Queste sono solo alcune delle pratiche che consiglio alle persone che si rivolgono a me per una consulenza.
Quando pensiamo alla celiachia, crediamo che tutto si riduca al semplice fatto di mangiare cibo senza glutine comprato dallo scaffale di un supermercato o di una farmacia! NO!! C’è altro! Possiamo fare molto altro! Sono convinta che quando si vuol trovare una via la si trova… dobbiamo farlo e dobbiamo crederci, per noi stessi e per la nostra salute.
Per questo sono a disposizione per consulenze ad personam. Inviami una mail privata su dottoressanatura@gmail.com oppure contattami al numero +393282775384. Sarò felice di poterti aiutare.