È facile parlare di sana alimentazione, del giusto stile di vita che qualcuno dovrebbe seguire per rimanere in forma, atletico, motivato, pieno di energia.
È facile per chi è spesso a casa, per chi ha del tempo da dedicare alle proprie sane abitudini, per chi “la routine è sempre la stessa”.
Ma cosa succede a chi passa tutto il giorno tra bar, uffici, ristoranti, tram, auto e stazioni?
Sono Federica, e sono diventata a mia insaputa una “mobile worker”. Da due anni viaggio costantemente per lavoro. Adoro prendere il treno e leggere un libro durante il viaggio. Amo volare (in tutti i sensi), fare la coda per il controllo dei bagagli in aeroporto, osservare, scorgere emozioni sui volti della gente.
Questo è il senso del mio viaggiare: imparare, osservare, apprendere, sperimentare, arricchirmi….
Ma torniamo al punto…come si può vivere una vita sana tra stress e difficoltà?
Quando ho iniziato a viaggiare per lavoro, la prima sfida che ho dovuto affrontare, è stata quella di dover rinunciare alle sane abitudini alimentari e ai miei piatti preferiti.“E adesso? Cosa mangio? Che fine farà la mia “pazzesca” colazione!?” Dovevo inventarmi qualcosa che potesse rendermi indipendente dal solito bar-ristorante, volevo continuare a mangiar bene, a spendere poco e soprattutto a nutrirmi di vita e vitalità, volevo inventarmi una routine che potesse adattarsi al mio nuovo stile lavorativo!
Ce l’ho fatta, e adesso eccomi qui a condividere con voi quello che ho imparato:
- Faccio la scorta di frutta e verdura che porto con me sempre in valigia. Sono amante della spremuta di limone che consumo abitualmente con l’aggiunta di acqua calda, delle arance nel periodo invernale, delle fragole in primavera, delle ciliegie in estate, dei cachi in autunno, dei kiwi e delle carote tutto l’anno.
Per non rinunciare mai a questi amori porto sempre uno zainetto con frutta fresca, un piccolo spremiagrumi, un coltello da viaggio, (attenzione sono sempre armata!!! 🙂 ), qualche piccolo sacchetto di frutta secca e semi vari. - Scelgo hotel o beb con cucina. Ahimè questa è una ricerca molto ardua, ma sono spesso fortunata. Posso preparare una buona abbondante colazione salata (uova, pane croccante o piada con farina di ceci che preparo io velocemente, un frutto secco e fresco…) o dolce (frutta, miele, yogurt, mandorle, nocciole, semi di papavero, datteri…) e una buona cena.
- Immagino la mia comanda prima di entrare in un bar. Chiedo spesso un estratto di carote, limone e mela (è quello che si trova per la maggiore) oppure una spremuta d’arancia o dell’acqua con un limone spremuto (questo bisogna spiegarlo per bene, perché puntualmente il cameriere arriva al tavolo con dell’acqua e tre fettine sottili di limone, impossibili da spremere) dei pinzimoni di ortaggi e verdure crude o delle fettine di pane con verdure.
- Ascolto e accetto i miei reali bisogni quando sono in un ristorante. Vale la regola del piatto unico, che creo io in base al menù. Scelgo del riso o delle zuppe di legumi o del pesce, pietanze poco elaborate e condite, con contorno di verdure. Attenzione! ho capito che per poter avere una quantità di verdure adeguate non bisogna chiedere un “contorno” altrimenti vi arriverà un misero piattino, ma bisogna invece specificare che avete bisogno di una grande quantità di verdure grande quanto un primo piatto. Preferisco consumare carboidrati per pranzo e proteine per cena, accompagnate ogni tanto da un calice di Syrah e un dolcetto al cioccolato fondente.
Scrivere questi quattro punti oggi è semplice, ma vi assicuro che non è stata proprio una passeggiata! Figuracce e faccia tosta si sono unite per creare questa mia nuova vita sempre in continua evoluzione…
Se ti fa piacere commenta i miei articoli facendomi domande, scrivendomi i tuoi dubbi, osservazioni, bisogni e sopratutto critiche costruttive… Mi aiuterai a migliorare, e se lo vorrai, a trovare una soluzione che sia adatta a te e al tuo stile di vita. GRAZIEEE ♥