Nutrizione Vitale per la famiglia
La “guida-aiuto” per la riorganizzazione dell’intera quotidianità alimentare:
- attraverso la conoscenza del cibo vivo che cambia la vita
- imparando a fare una spesa intelligente e vitale
- ripulendo la dispensa e il frigorifero da “cibi veleno”
- scoprendo nuovi modi, facili e veloci, di preparazione e conservazione dei pasti senza dover rinunciare al cibo vivo, buono e ricco di Luce!
- organizzando pasti conviviali nei quali si sta insieme mangiando.

Il cibo è cura, gioia, prevenzione


Nella nostra vita sempre più frenetica, stressante e veloce dobbiamo trovare lo spazio per l’equilibrio nutrizionale.
Non possiamo non mangiare e non possiamo mangiare senza realmente nutrirci.
Il cibo è una delle più potenti medicine che esistano: può stimolare salute e benessere o promuovere malattia e malessere. Sta a noi decidere quale via percorrere.
Questo percorso, dedicato a tutta la famiglia, è un metodo di prevenzione e cura,
è una guida per vivere con vitalità ed energia,
è un modo per dare e ricevere amore,
è un aiuto per stimolare idee, intuizioni e felicità.
Il cibo è un mezzo per stare bene, per ritrovarsi, per amarsi e per superare le tante difficoltà della vita.
“Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si è mangiato bene.” – Virginia Woolf
i 5 punti del cambiamento
cibo ricco di luce
I cibi che cambiano la vita
carrello della spesa
Imparare a fare una spesa Vitale

dispensa e frigorifero
Buttare via tutti i “cibi veleno”

cucinare Vitale
modi innovativi di preparazione

condividere i pasti
modi innovativi di preparazione

La prevenzione comincia a tavola
Oggi si fa un gran parlare di cibo, nutrizione, sana alimentazione, prevenzione dei tumori attraverso la sana alimentazione, prevenzione dell’obesità, delle malattie cardiovascolari ecc…ma diventa molto difficile mettere in pratica tutti i consigli che ci vengono proposti attraverso i media e i social.
Magari qualcuno di noi salva qualche video ricetta ripromettendosi che in breve tempo si armerà di coltello e forchetta e diventerà pronto a diventare un abile chef! Peccato che aumentino le ricette salvate e diminuiscano quelle portate in tavola. Per far prima ci sono i soliti 4 salti in padelli già belli pronti, imbustati e semplicemente saltati!
No! Così non va per niente bene!
Innanzi tutto dobbiamo renderci conto dei fattori che ci allontanano dal nutrirci in modo naturale, intelligente e sano.
Non possiamo mangiare in questo modo!
Il primo punto da osservare è proprio questo: smettiamola di mangiare cibi ricchi di zuccheri, e di sale, cibi ricchi di conservanti, cibi imbustati per mesi, cibi che infiammano, irritano e non donano energia all’organismo.
La maggior parte delle dispense sono ricche di cibi spazzatura: dolciumi, caramelle, merendine, snack, pane bianco imbustato per mesi, ecc… Perfino verdure e frutta sono imbustate. Questo è molto triste e soprattutto quel cibo non può essere definito vivo.
Come possiamo immaginare di stare bene e in salute se la maggior parte del cibo che ingeriamo è di questo tipo?
Come possiamo pensare di poterci nutrire veramente attraverso un cibo che si conserva per mesi o per anni?
Mentre scrivo sono sotto un albero di fico ed è metà giugno. I suoi prelibati frutti una volta raccolti restano buoni al massimo per due giorni, il terzo giorno sono appassiti o già inaciditi!
Anche per le verdure accade la stessa cosa, tranne che per quelle imbustate. Restano “sane” per almeno 8 giorni! Ma com’è mai possibile? Sarà una verdura speciale oppure il segreto è contenuto nella busta?
Quando acquistiamo verdure o frutta o ortaggi tagliati, puliti e imbustati, all’interno della confezione viene tolto l’ossigeno per evitare l’ossidazione degli alimenti, e vengono aggiunti anidrite carbonica e azoto.
Sviluppare un’intelligenza economica
Il rincaro si fa sentire e anche tanto! Le tasche di tante persone sono più vuote e soprattutto la maggior parte della gente pensa che nutrirsi in modo sano sia estremamente costoso. Non è vero!
In questa guida troverai come sia facile ed anche molto conveniente scegliere di acquistare cibi vivi e super vitali.
Sai quanto spendi in cose che realmente non nutrono?
Sai quante cose potresti eliminare dalla tua alimentazione che non sono solo malsane e peggiorano il tuo stato di salute, ma impoveriscono anche le tue economie?
Veniamo soggiogati continuamente dalle pubblicità in TV, alla Radio, sui social a comprare. Ci propinano immagini colorate di famiglie felici intorno ad una tazza di latte e brioche, ci propongono sconti e super offerte formato famiglia, ci fanno vedere delle ricette super veloci “cucinare una torta in 1 secondo: apri la busta, aggiungi acqua, impasta e inforna e la torta è pronta!”
Non mi meraviglia che i bambini oggi alla mia domanda “Sai da dove viene la farina?”– loro mi rispondano- “dal supermercato!”
Mangiare di meno per vivere in salute
Sapete che mangiamo tre-quattro volte di più di quello che abbiamo bisogno di mangiare?
Mangiamo di più e non solo, ci muoviamo anche molto di meno. Dove andrà a finire tutto il cibo che ingeriamo?
Sempre più persone conducono una vita sedentaria. Esistono sempre meno persone che passano le giornate nei campi, o che facciano lavori manuali pesanti, o ancora, che usino le proprie gambe per percorrere chilometri di distanza per spostarsi.
Mia nonna mi racconta spesso delle lunghe camminate che faceva ogni giorno per andare a lavorare nei campi con la sua famiglia. Percorreva circa 20 km ogni giorno a piedi, due volte al giorno e in più lavorava per 5-8 ore nei campi. Quando tornava per cena, i pasti erano a base di legumi, di cereali, di patate, di pane fatto in casa, di fichi secchi e verdure! Le carni venivano mangiate e condivise solo in alcuni periodi dell’anno, durante le festività più importanati. Non esistevano bevande zuccherate, dolciumi vari, prodotti in scatola, bibite gassate e dolcificate ecc..
Vi rendete conto del tipo di vita che conducevano un tempo i nostri nonni, e del tipo di vita che conduciamo noi?
I nostri nonni mangiavano, si e no, due volte al giorno con pasti frugali e semplici, percorrendo chilometri di strada a piedi o in bicicletta e lavorando duramente. La maggiorparte delle persone oggi, conducono una vita abbastanza sedentaria, si muovono poco e sopratutto mangiano il doppio.
La domanda da porsi è:
“Se io uso poco il mio corpo durante la giornata, come posso pensare di mangiare tre pasti abbondanti al giorno più svariati spuntini?
Mi sembra eccessivo e oltremodo dispendioso, non trovi?!
Per sviluppare buona salute e un sistema immunitario forte bisogna ridurre e/o eliminare qualche pasto di troppo! Questo è un fattore importantissimo e decisivo che cambierà radicalmente la tua vita.
Il piacere della condivisione del cibo
Se vogliamo comprare cibo in abbondanza non pensiamo di mangiarlo tutto noi, impariamo a condividerlo con gli altri.
Il nutrimento ha un enorme potenziale che si collega alle emozioni, al piacere, al godimento, alla felicità e al benessere globale della persona.
Quando prepariamo delle buone pietanze pensando di condividerle con altre persone tutto diviene più bello, gioioso. Anche il cibo ha un altro sapore e mangiare diviene terapia.
Avrai sicuramente sperimentato una cena tra amici, i pranzi delle festività con la famiglia, i pasti condivisi a fine giornata con il proprio partner o i figli.
Cos’è il nutrirsi se non un momento di pura integrazione ed unione?
Il cibo condiviso dona pace e amore, serenità e armonia. Anche questa è nutrizione e probabilmente è la più importante.
Per sviluppare benessere in tutta la nostra vita dobbiamo tornare a nutrirci in compagnia e a condividere il cibo buono con un senso di abbondanza e di donazione per l’altro.
Preparare il piatto preferito all’altro è un atto di cura, quindi è doppiamente terapeutico sia per chi lo prepara, perché mette amore nel pensare, nel preparare e nel donare, sia per chi lo riceve, perché è stato preparato con amore e contiene la chiave della guarigione.
cibi ricchi di Luce
Il segreto che cambia la vita
Le informazioni che leggerai nelle prossime pagine ti aiuteranno a scoprire un nuovo punto di vista sull’alimentazione.
I cibi dei quali ti parlerò influiscono su ogni aspetto del tuo essere e ti cambiano profondamente sia nel corpo, che nella mente, che nello spirito.
Ovviamente bisogna provare, sperimentare, sentire il cambiamento che avviene giorno dopo giorno.


Cosa vuol dire cibo ricco di Luce?
I cibi ricchi di Luce hanno la Luce al loro interno.
Sono speciali, sono vivi, conservano tutte le caratteristiche vitali della loro Essenza.
Quando li mangi hanno un sapore straordinario, le papille gustative diventano danzanti e i pensieri non possono che essere travolti e stravolti da un’immersione di vita e di godimento.
Quando i cibi sono ricchi di Luce il nostro sesto senso se ne accorge. Dopo averli mangiati lasciano un senso di benessere, di appagamento e di calma che non è facile che altri cibi ti diano.
I cibi ricchi di Luce contengono informazioni divine, perché vengono mangiati così come si trovano in natura, senza subire nessun tipo di trasformazione. La loro essenza dunque rimane integra.
Pensiamo erroneamente che a nutrirci siano solo le proteine, i carboidrati, i sali minerali, le vitamine, i grassi ecc, ma questa è solo la minima parte contenuta nell’alimento. Il cibo ricco di Luce contiene tutta lo spirito e la sacralità della creazione, tutto il potere medicinale della natura.
Bisogna imparare a percepire il cibo come un essere spirituale, proprio come lo siamo noi.
Il nostro corpo materiale è solo una cristallizzazione dello spirito. In realtà siamo scintille Divine, siamo esseri di Luce che giungono sulla Terra per fare esperienze e per evolvere. Per fare un paragone, il percorso della vita terrena è come andare a scuola: prima c’è l’asilo, poi le elementari, poi il liceo, l’università ecc. Ogni anima indossa un vestito (corpo fisico) per poter andare a scuola (terra), studiare e superare tutti gli esami (difficoltà, problemi, conflitti…) per conseguire, alla fine, il titolo più alto di tutti: “ESSERE”
Ogni uomo, donna, bambino è quindi un essere spirituale, che affitta un corpo e compie il viaggio sul pianeta terra.
Sapendo questo, prova a guardare tuo marito, tua moglie, tuo figlio, i tuoi genitori… la tua famiglia tutta.
Cosa percepisci?
Riesci a vederli con nuovi occhi?


Frutta
La frutta è la meravigliosa creazione dell’albero che affronta tutte le stagioni per regalarci ogni anno l’essenza della sua vita.
Nella Frutta è contenuta la magia della vita. I frutti sono ricchi di raggi solari, di acqua zuccherina e ricostituente. Nella frutta si cela la potenza della leggerezza, della bellezza e dell’equilibrio: infatti il frutto contiene sia energia maschile (semi) che energia femminile (polpa).
La frutta è il cibo con le frequenze più elevate ed armoniche che sono in grado di riportare equilibrio e ordine nel corpo e soprattutto nella mente.
Mangiare solo frutta per qualche giorno produce notevoli trasformazioni, sia a livello fisico che psichico.

Verdure
la verdura ha una radice, cresce grazie alla terra, al sottosuolo. La terra è la madre. Nella terra sono racchiuse le particelle della vita, i codici che la rendono feconda, nutriente, abbondante, accogliente. Immaginate il buon latte che sgorga in abbondanza dal seno di madre che allatta il propio figlio: quale immagine è più nutriente e soddisfacente?!
Le verdure sono come il latte materno, ricche di tutte le sostanze nutritive. Le verdure sono complete di proteine, carboidrati, sali minerali, antiossidanti, fibre, grassi preziosi, sostanze prebiotiche e probiotiche. Al loro interno scorre un liquido vitale preziosissimo che potremmo definire come il loro DNA. Questo liquido vitale è ricco di sostanze enzimatiche e di elettroliti per eccellenza (un elettrolita permette all’elettricità di fluire e veicola le informazioni da una cellula all’altra in tutto il corpo) che aiutano le cellule a ricevere ossigeno e forniscono loro la capacità di disintossicarsi ed eliminare i veleni. Possiamo nutrirci di questa preziosissima e rivitalizzante sostanza realizzando dei succhi freschi.
Tuberi
Patate, Carote, Topinanbur, Zenzero, Batate, Barbabietole…. sono tutte radici, ricche di preziose sostanze zuccherine che possono essere un valido e prezioso sostituto della pasta.
Quando mangiamo le radici cosa mangiamo veramente?
Immaginate di essere una radice, crescete e vivete per tutto il tempo sotto terra, al buio. Vi allungate andando verso il basso, addentrandovi sempre di più nella parte più “oscura”. I compagni di avventura potranno essere esserini del sottosuolo, lombrichi; nessun raggio di sole riesce ad arrivare quaggiù.
Quando mangiamo i tuberi costruiamo una radice energetica che ci radica alla madre terra. Da questa radice assorbiamo informazioni ancestrali, saggezza primordiale e ricontattiamo quella parte di noi che custodisce la storia della famiglia, delle radici, degli avi. Tutte le memorie vengono alla luce per essere comprese, accolte e integrate.
Le radici sono fedeli accompagnatrici del nostro profondo buio.
Legumi e Cereali
Piccoli chicchi di ogni forma che contengono la base del nostro nutrimento. Nei cereali integrali e nei legumi troviamo “la sostanza” che costruisce, mattone per mattone, il nostro organismo.
ni tipi di cereali grezzi e i legumi contengono al loro interno un cofanetto segreto nel quale risiede la luce e la vita. Quel cofanetto attende di essere riscoperto e di rinascere
Come possiamo renderci conto della sua rinascita? Dal germoglio!
Tutti i cibi che possono germogliare contengono la Luce viva al loro interno.
Nutrendoci di Luce e di Vita diventiamo Luce e Vita, semplice vero?!

Se germoglia è ricco di Luce e di Vita.
Hai mai provato a immergere un seme in acqua per qualche ora e poi lo hai lasciato riposare? Cosa è cambiato in quel seme dopo qualche ora? E’ germogliato.
Tutto ciò che germoglia possiede al suo interno la vita. Quindi si può definire quell’alimento un alimento ricco di vita, di luce, di informazioni.
Quali sono i cibi che se messi in acqua germogliano?
Cereali grezzi: grano, riso, orzo, grano ì, grano saraceno. ecc. C’è da dire, che non tutti questi cereali oggi germogliano perchè vengono trattati con raggi gamma oppure sono semi sterili ottenuti da un raccolto a partire da ibridi.
I legumi: ceci, lenticchie, fave, cicerchia, fagioli, soia… germogliano velocemente. La germogliazione li rende più digeribili, se poi vengono cotti, e più ricchi di nutrienti che si attivano dall’ammollo e dalla crescita del germoglio.
I semi: semi di lino, semi di zucca, semi di girasole ecc.
I semi contenuti nella frutta fresca, germogliano tutti quanti.
I semi contenuti negli ortaggi germogliano.
Anche le patate germogliano e senza che siano messe in acqua, che meraviglia!
Tutto questo è vita ed è magia. Come fa un semino così piccolo a tirare fuori un albero, una nuova pianta che produrrà a sua volta tanti altri piccoli frutti con nuovi semini e quindi nuove piante e nuovi frutti ancora… Se osservate bene la vita funziona così per tutti noi.


Attività creativa per tutta la famiglia
Fare i germogli
Far germogliare cereali e legumi è semplice.
Ci sono semi che germogliano più in fretta di altri e sarà l’esperienza a definire con più precisione i tempi di germinazione che dipendono da molteplici fattori (temperatura e umidità dell’ambiente, superficie di appoggio dei semi, materiali utilizzati).
I materiali migliori da utilizzare per la germogliazione dei semi sono in ordine: terracotta, vetro, ceramica. La terracotta non smaltata e non trattata è fantastica perché assorbe l’umidità eccessiva e mantiene la giusta temperatura essendo un materiale naturale e traspirante su cui i germogli crescono molto bene.
Il vetro e la ceramica sono meno porosi della terracotta ma servono anch’essi ottimamente allo scopo.
Sia i cereali che i legumi vanno messi in ammollo per circa 8 ore. I semi vengono quindi sciacquati bene e lasciati nel loro contenitore per 1-2 giorni avendo cura di risciacquarli almeno 2 volte al giorno (per esempio: mattino e sera) e di scolarli accuratamente per evitare ristagni d’acqua e conseguenti irrancidimenti o muffe.
I semi si possono mangiare non appena hanno buttato fuori il germe fino alla lunghezza che si preferisce che poi è quella che incontra maggiormente il favore del gusto di ciascuno.
Prima di mangiare i semi germogliati essi devono sempre essere risciacquati e alla fine non devono avere alcun odore di rancido che può generarsi:
- qualora si sia fatto un ammollo troppo prolungato;
- non siano stati effettuati i necessari risciacqui durante il giorno;
- faccia troppo caldo (in questo caso per evitare fermentazioni o per rallentare la velocità di crescita del germoglio si può mettere il contenitore nel frigorifero).
Quali sono i cibi che non contengono vita?
Tutti quelli che non germogliano e che subiscono eccessive trasfomazioni. Mangiamo ogni giorno e più volte al giorno questi cibi. Sono tutti quelli imbustati, preparati artificilamente e addizionati di zuccheri, sale e altre sostanze conservanti. Sono quelli ben impacchettati che si presentano con un lungo elenco di ingredienti e di vivo hanno solo i colori della foto in copertina.
Quando andrai a fare la spesa, mentre acquisti un prodotto, chiediti: quello che sto acquistando può germogliare? E’ un alimento ricco di luce e di vita? Se lo mangio contine informazioni, energia, vitalità oppure è un alimento morto?
Ascolta e allena la tua voce interiore.
Il carrello della spesa vitale
Siete pronti per andare a fare la spesa?
Quando mi hai proposto questo esercizio sono scoppiata in una risate e mi sono detta: i miei figli non verranno mai a fare la spesa! Però, al solo immaginarmi l’esperienza mi faceva divertire un sacco!
Un giorno ho fatto finta di accompagnare i miei figli a scuola e ho deviato per il supermercato. Increduli e un pò sorpresi, i miei figli sono scoppiati in una risata. Ci siamo armati di carrello, uno per ognuno, e abbiamo deciso di fare una gara: vinceva chi, in un’ora, riempiva il carrello di alimenti sani, come dici tu VIVI, e che avessero anche dei costi sostenibili.
“Ah, lo sai, che abbiamo scelto anche prodotti per la persona con lo stesso criterio?!”
Carichi come cavalli da corsa che attendono il “via”, ci siamo imbattuti in questa simpaticissima e divertente avventura.
Era bello incrociarsi lungo i corridoi e sbirciare nei carrelli, farsi qualche scherzetto e guardare sempre l’orologio per arrivare in tempo vicino la cassa! Io mi sono beccata anche un rimprovero perchè per la fretta, ho fatto cadere uno scaffale di bicchieri in plastica!
Al termine dell’ora abbiamo condiviso i carrelli e a vincere è stato mio figlio Andrea. Incredibile, non avrei mai pensato che Andrea mi ascoltasse o mi osservasse nel mio modo di vivere il cibo. Lo sai, lui è un ragazzo che ama i dolci, le cene dal paninaro con gli amici…, insomma, lo sai tutto il casotto che fa col cibo!
Il suo carrello mi ha sorpresa: frutta, verdure, pasta con diverse farine, yogurt al naturale, miele…Aveva persino sostituito i suoi biscotti al cioccolato ricchi di ingredienti da horror, con dei biscottini al cioccolato fatti con farina di farro, cacao e carrube. Da non credere!!!
Ci siamo divertiti un sacco e dopo aver fatto la spesa siamo andati a mangiare un bel gelato insieme, passeggiando vicino al mare.
Mi sono sentita felice, ho sentito i miei figli felici. Ho potuto scoprire tante cose di loro in quella giornata che mi ero persa. Pensavo di conoscerli bene, invece mi sono accorta di conoscere solo ciò che loro mi vogliono far vedere, perchè abbiamo sempre meno tempo da trascorrere insieme.
Ogni tanto, quando qualcuno di noi è giù, mariniamo gli impegni e corriamo coi nostri carrelli per i corridoi dei supermercati!
Grazie 🙂
Quello che ti propongo è un esercizio molto pratico. Che sia tu, il tuo partner, la tua tata, i tuoi genitori a fare la spesa, condividi l’esercizio.
La spesa vitale si può fare da soli oppure in compagnia; vi consiglio, ogni tanto, di andare a fare la spesa tutti insieme.
Questo esercizio, può sembrare molto banale, ma vi assicuro che fare la spesa con la famiglia può diventare un modo per ritrovarsi, per divertirsi, per conoscere meglio figli, partner, genitori…
E’ anche un ottimo modo per aiutare l’altro a comprendere e ad imparare nuove cose sui cibi. Per esempio, se sei una persona attenta al cibo e al nutrimento sano, facendo una spesa vitale insime, potrai insegnare a tua madre-padre, ai tuoi fratelli o ai tuoi figli a leggere le etichette, a riconoscere i conservanti, gli additivi, gli alimenti eccessivamenti trasformati o quelli ricchi di zuccheri e sale ecc…
Potrai aiutare i componenti della famiglia ad essere consapevoli del cibo che comprano e del quale si nutrono.

La busta definitiva
Avrai bisongo come prima cosa di una busta robusta riutilizzaile, oppure un sacchetto di stoffa o ancora acquista un piccolo carrello con rotelle. Puoi trovare le buste robbuste o di stoffa nei supermercati, si acquistano una sola volta, e si possono riutilizzare all’infinito.
Questo ti aiuterà a trasportare il cibo all’interno senza dover acquistare buste di plastica che si rompono puntualmente e che non sono il massimo per l’ambiente. Così oltre che il tuo portafogli, ne gioverà anche la natura.
Al supermercato con la (bis)nonna
Prima di entrare nel supermercato pensa alla tua nonna o alla tua bisnonna. Immagina che sia vicino a te a fare la spesa e che ti suggerisca le cose da acquistare. Ora compra tutto quello che comprerebbe lei.
Cosa comprerebbe?
Cosa riconoscerebbe come cibo?
La mia bisnonna in un supermercato comprerebbe:
- Verdure, rigorosamente di stagione. Di sicuro non acquisterebbe un’ anguria a febbraio e tantomeno dei broccoli a luglio. Mangiare di stagione non è un optional ma è importante per il nutrimento del corpo. Ogni stagione porta i suoi frutti perché in quei frutti risiede il potere medicinale che serve al corpo per rinforzarsi e nutrirsi profondamente in ogni stagione dell’anno.
- Frutta fresca: anche questa di stagione per lo stesso principio. Pensate alle arance e ai kiwi, alle mele indispensabili nella stagione invernale e invece l’anguria, le albicocche, i meloni ideali per l’estate. I frutti dell’estate sono più dolci, ricchi di acqua, rinfrescanti, ripristinano il nostro bisogno di sali minerali di zuccheri e di acqua che perdiamo con la sudorazione. I frutti invernali invece sono tendenti all’aspro, all’ amarognolo, all’acido. Questo perché hanno una funzione astringente, tendono cioè a conservare e a trattenere all’interno tutte le sostanze di cui il corpo necessita per affrontare la fredda stagione. In effetti anche il nostro comportamento è lo stesso non vi pare?
D’estate amiamo stare all’esterno, d’inverno amiamo stare raccolti, caldi.
- Legumi e cereali grezzi: ceci, fagioli, cicerchie, riso, farro, grano. Comprerebbe delle olive o del latte fresco di giornata. Guarderebbe il pane ma probabilmente non lo comprerebbe perchè lei il pane lo sa fare in casa, con le farine buone del suo mulino di fiducia.
- Comprerebbe le uova? Forse sì e forse no. Dipende dalla bisnonna: se è una nonna cittadina le acquisterebbe sfuse dal negozietto di fiducia, se invece è una nonna di campagna probabilmente avrebbe le sue gallinelle dalle uova d’oro ogni giorno.
- Comprerebbe la carne? Credo di no. Probabilmente aspetterebbe la macellazione degli animali dal suo macellaio di fiducia oppure sarebbe lei stessa a produrre la carne dalle sue galline o altri animali. Ne mangerebbe quindi una piccolissima porzione ogni tanto, quando è “quella buona” e quando è festa e si può condividere con gli altri.
Adesso che ci penso bene, probabilmente, la mia bisnonna non acquisterebbe nemmeno frutta e verdura perché si servirebbe degli agricoltori del suo paese che producono frutta e verdura in quantità giusta per gli abitanti del luogo.
WOW!!!
Quindi, conoscendo tutto questo possiamo anche fare a meno di andare sempre al supermercato?
Se ci pensiamo bene un piccolo orticello, un allevatore di fiducia, un contadino vicino casa, un casaro che ama le sue caprette, un apicoltore che accudisce e rispetta le sue api, potrebbero cambiare la qualità della nostra vita in meglio. Potrebbero essere parte della grande rete della “famiglia della Nutrizione Vitale”.
Conosci qualcuno della tua zona dal quale potresti acquistare questi cibi? Pensaci e crea la tua lista!
Buttiamo via i “cibi veleno”
Rigenerare frigorifero e dispensa
Dottoressa Natura è stata accolta a casa di Sara, che si è rivolta a noi perchè sente il bisogno profondo di curare e riorganizzare lo stile di vita di tutta la sua famiglia.
“Qualche anno fa non avrei mai pensato di dare così importanza al cibo, al modo di nutrirmi e al pensare al cibo come un potente medicinale. Mangiavo quello che mi piaceva e che mi veniva propinato: in particolar modo ero e sono attratta dai dolci e da tutti quei cibi confezionati e precotti, perchè è veloce, è facile, e mi impegna poco.
L’anno scorso ho vissuto un periodo di crisi molto intenso e una mia amica mi ha regalato un percorso di Nutrizione Vitale con te; per me è stato scoprire un mondo totalmente nuovo. Eppure era tutto sotto il mio naso, ma non riuscivo a rendermene conto.
Ho due bambini e vorrei trasmettere loro tutto questo. Sento che è importante e che è in gioco il loro futuro, la loro felicità, la loro salute.
Ho accolto la tua richiesta di realizzare un video-corto sulla riorganizzazione del mio stile di vita: eccomi qui pronta!”


Radice Famiglia Territorio Relazioni
La radice profonda e salda rende la pianta viva. Anche se una tempesta spezzasse la pianta, questa, con una radice molto salda, rinascerà.


Tutto ciò che siamo, che siamo diventati, ha avuto origine in famiglia. Nel destino materno, nel legame con la paternità, che segneranno i passi primordiali: per sempre con l’impronta indelebile con la quale dialogheremo, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, per tutta un’esistenza.
nutrimento è famiglia
Cosa senti quando pensi alla famiglia?
A leggere queste righe, potresti essere un padre, una madre, una figlia o un figlio, un nonno o una nonna, una zia, uno zio, un nipote… Sicuramente uno o più di questi ruoli ti sono stati affibbiati nel corso della vita.
Tutti noi, nessuno escluso, abbiamo una famiglia e che questa famiglia ti piaccia o meno, che tu ci vada d’accordo o meno, che tu ti senta parte della famiglia o completamente estraneo e diverso, sappi che comunque ne hai una.
E’ il momento di un semplice esercizio
Sfogliare l’album fotografico di famiglia.
Questo esercizio è molto importante, non andare avanti con la lettura se prima non hai portato a compimento questo esercizio. Trova il tempo per rispolverare le foto di famiglia.
Porta con te un diario, che ti consiglio di tenere e scrivere per tutto il percorso, e rispondi alla domanda:
“Cosa senti quando pensi alla famiglia?”
Scrivendo le tue sensazioni, mettendo nero su bianco le emozioni che si risvegliano allo sfogliare delle foto, potrai conoscere il tuo mondo interiore. Non è sempre facile stare col nostro mondo interiore perchè custodisce momenti difficili e di dolore che abbiamo vissuto, ma questo passaggio è fondamentale per vedere meglio attraverso il cuore.

Ho trovato questo libro veramente interessante. Ricostruire la storia della propria famiglia attraverso un campionario di oggetti, luoghi, situazioni, personaggi..
In questo gioco compositivo trovano spazio non solo le figure parentali, ma anche gli amici, i vicini, gli ospiti che hanno attraversato il nostro universo familiare. Un volume per capire quale ruolo abbiamo, come ci vedono gli altri, cosa amiamo e odiamo delle famiglie in cui abbiamo vissuto e di quelle che formeremo.
Quando parlo di nutrizione per la famiglia mi piace immaginare una mamma e un papà che vanno a fare la spesa in un mercato rionale insieme ai piccoli bambini.
Immagino l’esposizione ricca e colma di frutti, di verdure, di ortaggi, di spezie. Abbondanti cesti ricchi di frutta secca: mandorle, noci, pistacchi, nocciole… e poi ancora dei sacchi pieni di legumi e cereali: fagioli, ceci, borlotti, lenticchie, farro, grano, miglio… oh guarda ci sono anche i frutti essiccati in gran quantità: montagne di datteri, di fichi, di uvetta, di funghi ancora sporchi della terra del bosco.
C’è anche un reparto che profuma di casa: pane appena sfornato, ci sono diverse donne giunoniche che continuano ad impastare, infornare e sfornare di continuo…
Questo mercato sa di buono; le persone sorridono, invitano ad assaggiare il cibo, i banconi sono ricchi e stracolmi di prelibatezze della natura: che colori, che abbondanza, che profumi!
Non puoi non rimanere a bocca aperta, non puoi non pensare a quanto la Natura sia copiosa, sia materna, sia dispensatrice incondizionata.
Come si può pensare alla scarsità, alla malattia, alla tristezza, alla negatività se si è circondati da queste meravigliose prelibatezze piene di vita e di luce?
Beh sappi che questo è nutrimento.
Questa è già salute, questa è già ricchezza, tutto questo è già benessere, è volersi bene, è rendersi conto di quanto la Natura provvede a tutti noi; ce n’è in abbondanza per tutti, per tutti!
Il vero nutrimento avviene prima di tutto attraverso le sensazioni fisiche che percepiamo, alle quali non facciamo più caso poichè viviamo in uno stato perenne di addormentamento.
Usi tutti i tuoi 6 sensi per percepire la vita, per renderti conto della vita che scorre attraverso te?
“SEI sensi, non erano CINQUE?” Udito, tatto, vista, gusto, olfatto.
“E poi?”
E poi ne abbiamo un altro, il più importante, l’INTUITO.
RADICE
Tutto nasce dalla radice e origina dalla radice.
Non ho mai visto crescere un albero senza la sua radice. Non ho mai visto un fiore, una pianta, crescere bella e rigogliosa senza che le sue radici stessero bene.
Mentre scrivo ho di fronte a me un’orchidea lilla. Amo molto le orchidee. Qualche giorno fa è esplosa in un tripudio di colori e bellezza. Ha messo fuori i suoi fiori strepitosi, grandi e colorati, ma stamani mi sono resa conto che qualcosa non va: i fiori sono mosci e il colore delle foglie tende al giallino.
Ho guardato le sue radici e mi sono accorta che erano circondate da una muffetta di colore grigio/blu. Le radici sono state intaccate da un fungo e per questo l’intera pianta non riesce a sbocciare rigogliosa e vive uno stato di “sofferenza”.
Come per l’orchidea anche per noi funziona allo stesso modo.

Ripristinare il rapporto con la nostre radice è parte della cura ed è parte della guarigione. Non solo sul piano fisico ma anche psichico, emozionale, animico.
Il nostro corpo fisico ha un imprinting del luogo in cui è nato e le caratteristiche del corpo fisico, del carattere, del temperamento dei modi di vivere e pensare alle cose, sono determinati dall’ambiente in cui siamo nati e vissuti.
Che ci piaccia o meno, questo è il punto di partenza dal quale non possiamo scappare. Prima o poi dovremmo fare i conti con la nostra radice.
La natura è fatta da 5 elementi: aria, acqua, terra, fuoco e akasha (lo spazio vuoto).
Prenderemo ora in esame 4 elementi aria, acqua, terra e fuoco e vi farò comprendere come noi siamo l’impasto creato dagli elementi del nostro luogo.
Un esempio molto pratico è quello della preparazione del pane. Di quali ingredienti abbiamo bisogno per creare il pane? Farina, Acqua, Sale. Questi ingredienti, dapprima separati, vengono uniti e dalla loro unione si crea un bel pezzo di pane.
Il pane è qualcosa di diverso da farina acqua e sale?
No, è la stessa cosa, semplicemente gli ingredienti che prima erano separati unendosi hanno subito una trasformazione: il pane.
TERRITORIO
Siamo impastati della Terra che ci ha accolti …
Se nasciamo in un luogo in cui c’è tanto sole probabilmente l’elemento dominante sarà il fuoco.
Io vivo nel sud Italia, a sud della Puglia, in Salento. Un posto naturalissimo ancora molto selvaggio. La mia terra è una terra di fuoco, d’estate si raggiungono i 50°C e d’inverno le temperature arrivano al massimo a 11,12 gradi.
Il mare circonda la penisola. Il sole non manca mai, nemmeno d’inverno. Pensate che sono riuscita a fare il bagno anche a febbraio. C’è anche tanto vento e tanta umidità.
La terra rossa, abbondante e fertile si estende per chilometri. In salento quindi abbiamo tutti e 4 gli elementi (aria (vento), acqua (umidità), terra, fuoco (sole) ma in particolar modo domina il fuoco e l’acqua.
Questi elementi caratterizzano anche le persone del posto: il fuoco rende attivi, creativi, arrabbiati, veloci, accoglienti, infuocati. Il fuoco distrugge, brucia e nello stesso tempo riscalda, crea unione, crea calore intimo, un senso di famiglia, di casa, di nutrimento.
L’acqua invece dona morbidezza, nutre a livello sottile, si adagia, si adatta, lenisce, rinfresca, abbevera. L’acqua dona un senso di sofficità e morbidezza, di bellezza e abbondanza, dove c’è acqua c’è la vita, c’è energia zampillante, c’è movimento, c’è pulizia.
Le persone della mia terra hanno tutte queste caratteristiche. Siamo un popolo che si adatta, che si modifica in base alle situazioni, proprio come fa l’acqua quando cambia il contenitore che la contiene.
Le caratteristiche predominanti del luogo in cui si nasce e si vive, influenzano tutte le parti di noi. Rendersi conto di questo è il primo passo avanti per ricostruire la radice.
CIBO
Il cibo può essere lo strumento della nostra identità in una maniera potentissima proprio perché è al crocevia tra la psiche, il corpo, le emozioni, l’attaccamento, il piacere, la bellezza.
Il cibo, questo sconosciuto….
Se ne fa un gran parlare, nascono mode, nascono diete, nascono idee, nascono culture.
Oggi i social esplodono di ricette, video ricette, consigli e modalità per preparare cibi facili, veloci. Il cibo è un mezzo di sentire piacere, proprio come la sessualità.
Il cibo è un universo di emozioni, di essenza, di estasi. Siamo esseri che si sono evoluti attraverso il cibo. Il nostro corpo fisico ha bisogno di nutrirsi per crescere, per irrobustirsi e per svolgere i compiti ai quali è chiamato, ma non solo. Come tutte le cose della pianeta Terra che hanno un corpo, il cibo ha anche una parte energetica. Non è solo composto da vitamine, proteine, carboidrati, sali, fibre, grassi ecc, è anche Luce, Vibrazione, Energia, Informazione.
Il cibo è un fattore epigenetico, quindi è in grado di modulare il nostro DNA e lo fa, tra l’altro, attraverso sostanze che non hanno solo una componente biochimica, ma hanno anche una componente vibrazionale, cioè sono sostanze che hanno una componente elettromagnetica.
Il cibo è anche un fattore epigenetico, quindi è in grado di modulare il nostro DNA e lo fa, tra l’altro, attraverso sostanze che non hanno solo una componente biochimica, ma anche componenti medicinali e vibrazionali, cioè sono sostanze che hanno una componente elettromagnetica, prime fra tutte le spezie.
Per spezie non intendo quelle più conosciute in questo periodo storico (curry e curcuma per citarne qualcuna), ma quelle che si trovano dietro casa, quelle che nascono spontanee vicino a fiumi, in montagna, nei percorsi che conducono al mare, che hanno una stagionalità e fungono da neurotrasmettitori.
Elenchiamo quelle che si possono facilmente trovare nel territorio Italiano: Zafferano, Basilico, Menta, Origano; Maggiorana; Prezzemolo, Timo, Alloro, Cumino, Anice, Finocchietto, Peperoncino, Rosmarino ecc..
Lo zafferano per esempio, tanto conosciuto e usato nel nord Italia, è un potentissimo antidepressivo, si trova in montagna ed è una delle spezie più usate per condire il riso o la polenta. Tra l’altro lo zafferano, viene riconosciuto dal microbioma delle popolazioni di montagna, come alimento ancestrale, perché era lo stesso alimento di cui per anni e secoli si sono cibate le famiglie. La mamma o la nonna preparavano sempre un buon risotto allo zafferano la domenica. Il DNA lo riconoscerà come cibo-amico e lo lascerà agire.

E’ fondamentale mangiare i frutti della terra in cui si vive
Il cibo ha una vibrazione come anche noi abbiamo una vibrazione.
Dobbiamo mangiare il cibo del luogo in cui siamo. Se viaggiamo spesso o ci trasferiamo allora impareremo i costumi del luogo, conosceremo il cibo, lo assaporeremo e ci nutriremo di quel cibo, perché quando cambiamo luogo anche la nostra vibrazione cambia.
In realtà, avviene il contrario, cambia la nostra vibrazione e per quello sentiamo di doverci trasferire in altro luogo.
Quindi, conosciamo il cibo di ogni stagione, scopriamo nuovi territori, banchettiamo con le persone costruendo relazioni attorno ad un buon pasto, sorridiamo e gioiamo della letizia degli incontri.
Il cibo è un mezzo per ritrovare la propria radice e riscoprire sapori ancestrali, quelli che sono custoditi nell’anima.
Insegnamo alle future generazioni che dal seme piantato nella terra vien fuori un prezioso frutto ricco di energia vitale e di informazioni divine.
Sentiamo il cibo come una vera e propria medicina, che può accudirci e accompagnarci nel processo di guarigione.
Espandiamo il nostro cuore e eleviamo le nostre vibrazioni per costruire una rete che è famiglia ovunque.
La legge della corrispondenza (o dell’analogia)
“Come sopra – così sotto, come sotto – così sopra. Come dentro – così fuori, come fuori – così dentro. Come nel grande – così nel piccolo.”Ciò che avviene dentro di noi influenza la realtà fuori di noi, e viceversa. Per capire il fuori dobbiamo vedere dentro, per capire il dentro dobbiamo vedere fuori.
Ermete Trismegisto

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